139 voti favorevoli, unanimità del Senato per il disegno di legge sull'oblio oncologico che aveva già ricevuto l'ok unanime dalla Camera nel mese di agosto.
Il testo unificato sull'oblio oncologico che si appresta a diventare legge prevede la possibilità di richiedere mutui, pratiche bancarie e assicurazioni e di adottare un bambino per chi ha avuto un tumore e ha terminato le cure da più di dieci anni.
Lo stesso vale per le procedure concorsuali, in cui non è ammessa la richiesta di informazioni concernenti lo stato di salute relativamente a patologie oncologiche il cui trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta.
Una legge, dicono l'Associazione italiana di oncologia medica e la Fondazione Aiom, che "pone l'Italia all'avanguardia in Europa. Si tratta di una battaglia di civiltà che segna la fine di troppe discriminazioni subite finora dai cittadini guariti dal cancro. Siamo orgogliosi di aver contribuito a questo importante risultato".
Con l’approvazione della legge, che entrerà in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, l’Italia sarà all’avanguardia rispetto all’Europa e ai paesi che già hanno adottato un analogo provvedimento, ovvero Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda, Portogallo Spagna e Romania.
Non solo, l'oncologia italiana, è ai vertici nel mondo per quanto riguarda i tassi di sopravvivenza e guarigione per molte neoplasie. Delle oltre 3,7 milioni le persone che in Italia vivono con una diagnosi di cancro, circa un milione si considera guarito, da oggi non sono clinicamente, ma anche per la società. Questo significa che circa un milione di italiani potrà beneficiare di importantissimi diritti precedentemente non garantiti