Uno degli obiettivi primari dell’attività della Fondazione Taccia è la valutazione della MALATTIA DOLORE.
Un naturale proseguimento di tale obiettivo è l’approfondimento del dolore pediatrico.
Come si sa, l’attenzione rivolta al dolore pediatrico è sempre stata molto limitata , nella falsa convinzione che il neonato e il bambino non provassero dolore con la stessa intensità dell’adulto. I preconcetti e gli "equivoci" scientifici riguardo al dolore nel bambino e quindi al suo trattamento, unitamente a reali difficoltà di valutazione e carenza di ricerche e studi, hanno avuto come risultato che il dolore non trattato nel bambino abbia peggiorato la qualità della vita del piccolo paziente minandone l’integrità fisica e psichica e lasciandogli traccia nella memoria.
Il dolore, come sappiamo, limita la vita in tutti i suoi aspetti, la blocca in una situazione di attesa che tutto passi e si possa tornare anche solo per un po’ ad una situazione di desiderata "normalità". Questo vale soprattutto per i bambini. Per loro l’impossibilità o la difficoltà nel dire o chiedere spesso si associa alla scontata accettazione del loro dolore da parte degli adulti : il dolore nel bambino è "negato" o "relativizzato" e troppo spesso scarsamente trattato e valutato. La letteratura però da molti anni ci conferma che non esistono limiti di età alla percezione del dolore e che il bambino, anche molto piccolo, sperimenta tutte le problematiche cliniche, psicologiche, relazionali e sociali che il dolore determina ed in prima persona ne vive tutti gli aspetti negativi. Sappiamo ormai anche che, a parità di stimolo doloroso, il neonato e il bambino piccolo percepiscono più dolore rispetto alle età successive.
Nell’ultimo decennio però, l’interesse nei confronti di questo problema è gradualmente aumentato e la letteratura ci conferma che la conoscenza e l’abilità raggiunte nell’ambito della valutazione e terapia del dolore nel bambino, sono tali da permettere un uso routinario dell’analgesia pediatrica e da assicurare un efficace controllo del sintomo nella QUASI totalità dei casi.
Dal canto nostro, forti della consapevolezza che se non si valuta e riconosce il dolore nel bambino, tantomeno si è in grado di curarlo, il nostro contributo alla conoscenza e valutazione del dolore pediatrico è consistita nella formulazione di un questionario di autovalutazione del dolore che è stato distribuito nelle scuole primarie (3,4,5 elementare) e secondaria di primo grado, e la cui elaborazione ricca di spunti e riflessioni per tutti noi, è presentata dalla Dott.ssa Elena Madeddu.
Il Ministero della Salute si è impegnato per far si che l’adeguato controllo del dolore sia un diritto riconosciuto e fondamentale del malato indipendentemente dall’età, situazione clinica e residenza. Vorrei citare per finire le parole di Franca Benini "A tutti noi il compito di guardare, ascoltare ed aiutare i bambini nel loro dolore : non dando nulla per scontato, attenti ai loro messaggi positivi o negativi che siano, nel rispetto della loro persona e della loro unicità, competenti nell’utilizzo di tutti quei mezzi e presidi che la letteratura ci mette a disposizione, per gestire CON loro e non per loro, quella particolare situazione e quel "grande" dolore. E’ UN DIRITTO DEL BAMBINO E UN DOVERE PROFESSIONALE DI CHI SI PRENDE CURA DI LUI."
La Fondazione Taccia ringrazia di cuore i Dirigenti scolastici, i Docenti e gli Alunni delle scuole che con tanta sensibilità, entusiasmo ed intelligenza hanno partecipato alla compilazione dei questionari di autovalutazione del dolore.